Il cavallo è un mammifero di grossa taglia facente parte (con asini, zebre e loro ibridi) della famiglia degli equidi. È un erbivoro, allo stato brado si nutre di erba, arbusti e piccoli ramoscelli ed è abituato a vivere e a muoversi in branchi dalla gerarchia ben strutturata. È un ungulato, cammina appoggiandosi allo zoccolo che rappresenta la calcificazione di quello che era il dito medio dei suoi antenati a quattro dita. È un predato, per natura è molto diffidente e si affida completamente ai suoi sensi per riconoscere il pericolo. Gode, infatti di un ottimo udito, ha una vista molto acuta (il suo campo visivo arriva a toccare i 300°), un olfatto molto sviluppato e, tramite il labbro superiore mobile, è in grado di riconoscere facilmente il gusto non solo di ciò che può mangiare da ciò che gli è indigesto, ma anche di ciò di cui ha bisogno in quel momento. Fa un utilizzo limitato della voce (nitrito), il suo modo di comunicare si basa principalmente sul linguaggio del corpo.
IL CAVALLO È UN PREDATO:
Questo significa che in natura viene cacciato dagli altri animali per poter essere mangiato. L'uomo è un predatore. Questo significa che in natura caccia gli altri animali per potersi nutrire.
Il cavallo è un animale molto pauroso che scappa dalla fonte di pericolo. Ogni rumore sospetto che sente, infatti, potrebbe per lui essere un predatore nascosto, pronto a saltare fuori per catturarlo e cuocerlo ai ferri!
Questo ci porta a dover fare molta attenzione al modo in cui ci rapportiamo a un cavallo, soprattutto quando si tratta della prima volta. Per il cavallo, infatti, l'uomo rappresenta una fonte di pericolo. È un carnivoro (questo lo capisce dal solo odore della pelle), ha la posizione degli occhi centrali (tipica dei predatori), non ha le orecchie visibili (il cavallo curioso tiene le orecchie dritte in testa, mentre quello arrabbiato le tiene piatte sulla testa dunque invisibili), cammina su due piedi (in perenne posizione di attacco) e ha gli artigli (le dita delle mani lunghe e affusolate che usa per afferrare e stringere). Non potendo eliminare queste caratteristiche e non potendo fingere di essere quello che non siamo, dobbiamo sempre avvicinarci con calma e tranquillità al cavallo, facendogli capire in anticipo le nostre intenzioni.
IL CAVALLO È UN QUADRUPEDE:
Questo significa che per spostarsi usa quattro gambe, al contrario dell'uomo, bipede, che ne usa soltanto due. Il cavallo ha tre modi essenziali di muoversi: il passo, il trotto e il galoppo.
Il passo è un’andatura camminata, in quattro tempi, dove si muove appoggiando un piede di seguito all'altro, camminando appunto. Il trotto è un’andatura saltata, in due tempi (la schiena del cavallo si muove su e giù – motivo questo per cui al trotto si batte la sella-), dove il cavallo sposta e appoggia due gambe contemporaneamente (un anteriore e il posteriore opposto). Il galoppo è un’andatura basculata, a tre tempi (dove il cavallo bascula, ossia oscilla, e muove il collo in modo evidente per potersi mantenere in equilibrio). È l'unica andatura che si differenzia a seconda della mano in cui si esegue. Esistono, infatti, sia il galoppo destro (quello che si fa a mano destra) che il galoppo sinistro (quello che si fa a mano sinistra). I due tipi di galoppo si distinguono per il modo in cui il cavallo appoggia a terra le gambe.
IL CAVALLO È UN UNGULATO:
Questo significa che appoggia tutto il suo peso su di un unghia/zoccolo. Quest'unghia si è sviluppata nel corso degli anni per permettere al cavallo di essere più veloce e resistente durante gli spostamenti. Inizialmente, infatti, il cavallo aveva degli arti terminanti con le dita e il polpastrello, come quelli dei cani o dei gatti. Le ossa delle dita si sono poi fuse assieme e il polpastrello indurito a formare lo zoccolo. Lo zoccolo del cavallo è molto forte ed elastico, ma, per mantenere le sue caratteristiche ha bisogno di muoversi costantemente in terreni di diversa natura. I cavalli che vivono in scuderia non si muovono sufficientemente e camminano per di più su terreni morbidi, per questo motivo necessitano di una cura particolare dello zoccolo che gli permetta di essere sempre sano e funzionale.
IL CAVALLO È UN ERBIVORO:
Questo significa che mangia solo cibo di origine vegetale (erba, fieno, cereali, frutta, verdura, ecc.). In natura il cavallo si ciba prevalentemente di erba che si procura da solo, spostandosi. In cattività il cavallo necessita di essere nutrito. L'alimentazione del cavallo in cattività è composta da fieno (erba messa a essiccare) e cereali. I cereali possono sia essere somministrati sfusi (ossia comprando ogni singolo cereale come orzo, avena, mais, ecc.) o sotto forma di mangime preconfezionato. I cavalli sono abituati a mangiare piccoli quantitativi di cibo nell'arco di tutta la giornata. Per questo è utile suddividere più possibile i pasti, in modo da ricreare più possibile le condizioni naturali e permettere loro una buona digestione.
IL CAVALLO È UN ANIMALE DI BRANCO:
I cavalli, in natura, non vivono da soli, ma vivono in branco. Questo significa che, non solo vivono in gruppi, ma possono scegliere con chi stare e con chi no. Il branco è ben strutturato, ha una propria gerarchia da rispettare, accoglie all'interno nuovi membri e allontana elementi di disturbo. Al cavallo in cattività questa situazione viene sempre negata. Il branco, infatti, oltre a essere spesso e volentieri composto da uomini, anziché da cavalli, viene a lui imposto. Non può occupare il ruolo per cui sarebbe stato predestinato in natura e deve accettare membri che, potendo scegliere, avrebbe magari allontanato.
I COLORI:
La pelle del cavallo è rivestita di pelo che, come quello degli altri animali, ha la particolarità di poter assumere diverse colorazioni. Il sauro ha il mantello di colore castano e la coda/criniera dello stesso colore del mantello. Il baio ha il mantello di colore marrone ma a differenza del sauro ha le estremità (ossia coda, criniera e zampe) nere. Il baio scuro è una particolarità di baio dove il colore del mantello è sempre marrone, ma molto scuro, tendente al nero. Il morello è il cavallo completamente nero e si distingue dal baio scuro perché manca completamente di riflessi bruni. I cavalli con la pelle nera e il manto biancastro o grigio si dicono grigi, anche se il colore del mantello appare bianco candido. Se la gradazione di grigio è molto intensa il mantello si dice grigio sorcino, se il mantello è cosparso di peli rossicci si dice grigio trottinato, se ha dei cerchi disegnati sulla groppa e sulle natiche si dice infine grigio pomellato. Il cavallo bianco (o albino) è molto raro e delicato, è dotato di pelle e mucose rosa e ha gli occhi verdi, azzurri o rossi. I cavalli che hanno il mantello color crema e le estremità dello stesso colore si dicono crema. Se il manto è crema e le estremità sono bianche si dicono palomini, se il manto è crema e le estremità sono nere si dicono isabella. Il mantello formato da peli neri, rossicci e bianchi mescolati tra loro si dice roano, se sono solo peli rossi e bianchi ad essere mescolati si dice invece ubero. I cavalli che hanno il mantello a macchie uniforme di colore si chiamano semplicemente pezzati.
SEGNI PARTICOLARI:
I segni particolari permettono di riconoscere con più facilità e precisione un cavallo dall'altro. Le balzane sono delle macchie bianche che si estendono a partire dallo zoccolo verso l'alto in uno o più arti del cavallo. Prendono il nome a seconda della loro lunghezza e possono quindi essere alto, basso e medio calzate. La stella è una macchia bianca con forma irregolare che si trova tra gli occhi del cavallo, la lista invece è una striscia bianca che attraversa nella lunghezza il muso partendo dal ciuffo per andare a estendersi fino alle narici. Il cavallo che ha le labbra tinte di bianco si dice bevente in bianco. Un cavallo che manca completamente di macchie bianche si dice zaino. Difficilmente un cavallo è identico in colore del mantello e segni particolari a un altro, ma talvolta possono essere molto simili. Per permettere un riconoscimento più sicuro allora vengono presi in considerazione i remolini (che soni dei punti in cui il pelo cambia la direzione e disegna una specie di rosa) e le castagne (che sono delle formazioni cornee che si trovano all'interno delle gambe del Cavallo e che fungono da impronte digitali).
LE ANDATURE:
Le andature sono i modi che ha il cavallo di spostarsi nello spazio. Quelle principali sono tre. Il passo è un’andatura camminata dove il cavallo appoggia uno di seguito all'altro i suoi piedi; si dice anche basculata perché il cavallo per mantenersi in equilibrio muove il collo. Il trotto è un'andatura saltata dove il cavallo muove in sequenza, facendo dei piccoli salti, due piedi alla volta (che sono sempre un anteriore e il posteriore contrario). Il galoppo è per antonomasia l'andatura del cavallo. È un’andatura basculata dove il cavallo si sposta avanti dalla spinta di un solo posteriore. A differenza delle altre andature, il galoppo, può essere di due tipi. Si chiama galoppo destro il galoppo generato dalla spinta del posteriore sinistro e si chiama galoppo sinistro il galoppo generato dalla spinta del posteriore destro. Tutte le andature possono essere più o meno veloci. Un cavallo al passo, può infatti allungare al massimo le proprie gambe ed avere un movimento molto ampio e veloce, come un cavallo al galoppo può fare i movimenti lenti al punto da sembrare fermo sul posto a chi lo sta guardando.
GLI USI DEL CAVALLO:
Nel corso degli anni il cavallo è stato molto utilizzato dall'uomo. A partire dall'antichità, infatti, è stato sfruttato come mezzo di spostamento, come aiuto nel lavoro dei campi e come compagno in battaglia, grazie alla sua forza, al suo coraggio e alla duttilità tipica della specie. Oggi giorno il cavallo viene utilizzato principalmente per lo sport. Praticamente sostituito dai motori nel lavoro sui campi e come mezzo di spostamento, trova ancora impiego talvolta in particolari operazioni di polizia (poliziotti a cavallo). Le discipline principali che si possono affrontare con il cavallo sono: il salto ostacoli (dove si devono affrontare una serie di ostacoli consecutivi, senza fare errori), il dressage (dove si devono disegnare sul terreno dei disegni alle varie andature che vengono poi giudicati), il cross country (dove si affronta sempre una serie di ostacoli, ma non in un campo chiuso, bensì in un prato con salti naturali come siepi e fossi), l'endurance (dove si deve compiere un lungo tragitto in un tempo prestabilito), gli attacchi (dove si deve fare un percorso non montati sul cavallo, bensì trascinati da lui su di una carrozza), l'horse-ball (dove due squadre di giocatori si contendono una palla per fare canestro), il polo (dove due squadre di giocatori dotati di mazza cercano di fare entrare nella porta avversaria la pallina), il volteggio (dove uno, o più ragazzi, deve salire su di un cavallo tenuto da una terza persona per fare degli esercizi di ginnastica) e le varie discipline western (dove ad esempio si devono radunare all'interno di un recinto dei vitelli, oppure si deve staccare un vitello dalla mandria).