L'alimentazione del cavallo

Scritto da Valentina Moro


L

’alimentazione del cavallo deve essere corretta, sufficiente e bilanciata. Non deve basarsi su delle supposizioni, ma deve essere stabilita da una persona competente in base alla razza e al tipo di lavoro svolto. Un cavallo impiegato in un'attività intensa avrà bisogno, infatti, di un apporto calorico maggiore rispetto a quello di un cavallo tenuto in pensione o sottoposto a lieve attività.

I cavalli hanno uno stomaco configurato per accogliere piccole quantità di cibo nell'arco di tutta la giornata. Hanno bisogno quindi di pasti piccoli e frequenti, il numero minimo di pasti raccomandati nell'arco di una giornata è di tre. Non basta dar da mangiare al cavallo finché ha fame, in quanto non è solo un'alimentazione carente o non sufficiente a essere dannosa; gravi patologie (come la laminite, infezione delle lamine dello zoccolo) possono insorgere anche a causa di un'alimentazione troppo ricca o somministrata in quantità eccessive.

Il cavallo è un erbivoro, in grado dunque di digerire solamente cellule vegetali. È sempre più frequente vedere cavalli che, abituati a ricevere cibo dalle mani, mangiano alimenti a base di carne; ricordiamoci però che il loro apparato digerente non ne consente la digestione e che, quindi, sono dei potenziali veleni! Se il cavallo vive allo stato brado necessita di spazi grandi, ricchi di graminacee e di leguminose. Bisogna fare attenzione perché i nostri campi benché ricchi di erbacce e sterpaglie non sono sempre idonei. Qualora lo spazio e la qualità del seminato consenta al cavallo di cogliere tutto ciò di cui ha bisogno dobbiamo comunque fare attenzione che le condizioni si mantengano stabili in tutto l'arco dell'anno (una forte siccità, un’infestazione di erbe maligne, un decadimento del terreno potrebbero portare a un’improvvisa carenza di erba). Nel caso invece, come spesso accade, questa situazione non fosse realizzabile è necessario integrare l'alimentazione del cavallo con alimenti secchi. L'alimento base per i cavalli, dove non sia presente appunto l'erba, è il fieno. Il fieno deve avere una colorazione giallo-verdognola, un buon profumo e deve contenere un giusto mix di erbe. Deve essere inoltre privo di poveri e muffe (fattori scatenanti di molte patologie respiratorie). Sono da privilegiarsi fieni di primo o di secondo taglio. Il fieno alpha-alpha o fieno di erba medica, raccolto da apposite coltivazioni, va somministrato con molta cautela e in piccole quantità, in quanto molto energetico. Sono presenti in commercio anche dei fieni artificiali essiccati, disidratati o pellettati. Questi alimenti, consigliati a cavalli con problemi respiratori in quanto completamente privi di muffe o polveri, possono essere utili come integrazione, ma sono sconsigliati da utilizzare come base nell'alimentazione, Il fieno artificiale, infatti, perde molte delle caratteristiche del fieno naturale: comprime in pochi centimetri quadrati la normale razione di un cavallo (fornendogli dunque un grande apporto energetico in un breve periodo) e perde le fibre lunghe e ruvide necessarie per la digestione.

L'alimentazione a base di fieno può essere integrata, in base alle esigenze, con i cereali che possono essere acquistati sfusi o sotto-forma di mangime preconfezionato. I mangimi preconfezionati sono comodi in quanto già miscelati e presenti nel mercato in varie forme in grado di soddisfare le esigenze di tutti. I cereali principali presenti nella dieta dei cavalli sono avena, orzo, mais e crusca. L'avena è un alimento molto calorico ed energetico che va somministrato con ponderazione soltanto in cavalli che effettuano un'intensa attività fisica. L'orzo è un alimento energetico, ma più digeribile e meno riscaldante. Il mais è estremamente calorico ed è indicato per cavalli che tendono a perdere peso, ma va usato con parsimonia in quando poco digeribile. La crusca è un alimento poco calorico che può essere somministrato sia bagnato che asciutto, con diverse proprietà benefiche.

Per stabilire quale sia la corretta e giusta alimentazione, ripeto, è comunque necessario il parere di un esperto. Nel caso si dovesse cambiare, per qualsiasi motivo, l'alimentazione dobbiamo ricordare che il cavallo necessità di un periodo di transizione. Non bisogna quindi mai cambiarla in modo brusco, ma inserire gradualmente i nuovi cibi nella vecchia alimentazione.


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