Le regole da rispettare

Scritto da Valentina Moro


S

pecifichiamo, come prima cosa, che dal campo si entra e si esce sempre al passo, solitamente con il cavallo tenuto a mano. Ricordiamo che, per portare un cavallo a mano, le redini devono essere giù dal collo e impugnate rimanendo alla sinistra del cavallo, le staffe tirate su e il sottopancia allentato. Prima di entrare o uscire è necessario sempre chiedere il permesso all'istruttore o a chi, per esso, sta coordinando il lavoro e attendere diligentemente che questo lo conceda avvisando gli altri cavalieri.

Per salire o scendere da cavallo va scelto un posto al centro del campo che non rechi fastidio agli altri cavalieri, quindi non sulla traiettoria degli esercizi che stanno eseguendo.

In campo si cede la pista (cioè la parte di campo vicino alla staccionata dove solitamente si lavora) a chi proviene da destra o a chi tiene un’andatura superiore. Per cedere la pista ci si può spostare all'interno, fermare oppure si può semplicemente cambiare direzione.

Gli esercizi e i cambi di direzione (compresi gli alt) vanno sempre chiamati per avvisare gli altri cavalieri e non causare incidenti. È buona norma avvisare anche quando la pista viene lasciata a chi non ha la precedenza.

La distanza tra un cavallo e l'altro deve essere di almeno tre metri e va sempre mantenuta in modo da evitare calci o tamponamenti e garantire una situazione di sicurezza. Quando, per necessità, si debba superare o incrociare qualcuno bisogna farlo sempre spostandosi verso l'interno del campo (non verso la staccionata) e mantenendo una distanza dall'altro cavallo tale da non infastidirlo. Se il nostro cavallo calcia, morde o è infastidito dalla presenza degli altri cavalli in campo è buona norma avvisare gli altri cavalieri. Se ci troviamo in un luogo dove ci sono molti cavalli sconosciuti, come uno stage o un concorso ippico, è possibile avvisare che il cavallo calcia semplicemente applicando un fiocco rosso sulla coda.

Se durante una lezione il caporipresa (la persona che sta guidando in quel momento il gruppo a cavallo) non rispetta l'ordine impartito dall'istruttore ed effettua una figura o un movimento nel modo scorretto, chi si trova dietro di lui dovrà seguirlo senza correggere l'errore, in modo da non creare troppo scompiglio. Se non per motivi importanti, non si supera mai chi è davanti, né si eseguono figure o cambi di andatura senza il permesso dell'istruttore.

In campo, così come in scuderia, va mantenuto un abbigliamento adeguato e funzionale. Bisogna ricordare che, per una questione di bon ton, con i pantaloni da equitazione vanno sempre indossati gli stivali e mai le scarpe da ginnastica, anche quando non si è a cavallo. Non è buona educazione girare in scuderia indossando canottiere, pantaloni corsi e ciabatte. Vanno evitati piercing e gioielli (collane, orecchini, anelli, ecc.) perché impigliandosi potrebbero diventare pericolosi. Speroni e frustino possono essere un valido aiuto, ma vanno tolti e riposti sempre, alla fine della lezione.

A cavallo va mantenuta l'attenzione, non si parla con gli altri cavalieri o con chi sta osservando la lezione, se non per chiedere informazioni importanti. Va mantenuto un linguaggio corretto, non si usano parole volgari o offensivi, né si riprende in alcun modo l'istruttore, il cavallo e i compagni.

L'istruttore, anche quando non sta facendo lezione a noi, rappresenta sempre il padrone di casa, ricordiamoci di far passare tramite lui tutte le nostre richieste. Non è educato, infatti, farsi passare fazzoletti, vestiti o equipaggiamento dal pubblico senza prima chiedere permesso. A cavallo non si mangia, non si beve ed è assolutamente vietata la gomma da masticare. Ricordiamoci che il cavallo sta soffrendo con noi e che a lui non sono concesse pause per ristorarsi!

Come ultima cosa ricordiamoci sempre di aiutare chi si trova in difficoltà, Altrimenti, che razza di cavalieri saremmo?


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