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ominciamo col fornire le prime indicazioni per la pratica dello sport equestre, eliminando alcuni dei pregiudizi che di solito incombono nella mente delle persone. È giusto intanto dire che l'equitazione, al contrario di quanto si pensa, è un’attività adatta a tutti. Può essere praticata fin dalla più tenera età per essere poi portata avanti per tutta la vita. È uno dei pochi sport, infatti, che non ha limiti di età e dove si possono veder gareggiare nella stessa categoria bambini e adulti (non è strano veder emergere nell'agonismo anche persone che si sono avvicinate all'equitazione in età molto avanzata).

Pur essendo uno sport completo e faticoso (al bando chi sostiene che “Fa tutto il cavallo!”), non è richiesta alcuna particolare abilità per cominciare. Se effettuata con costanza e regolarità permette di sviluppare il fisico passo, passo senza bisogno di alcun potenziamento.
L'equitazione non è pericolosa, né tanto meno dannosa. La colonna vertebrale riceve delle sollecitazioni minime che, oltre a non creare alcun tipo di problema, aiutano a tonificare e a rafforzare i muscoli addominali, dorsali e lombo-sacrali. Viene impiegata, inoltre, in modo completo la muscolatura delle gambe, migliorandone tono ed elasticità e sfatando l'immagine che spesso si ha del cavaliere dalle gambe storte.
Il numero di infortuni, per la pratica dello sport in lezione, è veramente esiguo. Cadere fa parte del gioco, come è vero il modo di dire che per imparare ad andare a cavallo bisogna prima imparare a cadere, ma non è assolutamente detto che ci si debba fare male, anzi! È da considerare che, contrariamente a quanto avviene quando si cade in bicicletta o coi pattini, da cavallo si cade su un soffice strato di sabbia che attutisce il colpo.
L'equitazione è un'attività che si svolge per lo più all'aria aperta ed è un toccasana per chi è costretto a passare gran parte della giornata rinchiuso in ufficio o tra i libri a studiare. Oltre, infatti, ai benefici di tipo fisico, stimola l'interesse, la memoria, la concentrazione, l'equilibrio e aiuta a contenere l'ansia per sviluppare grinta ed energia positiva.
L'equitazione è uno sport di equipe dove a contare non sono solo le capacità individuali del cavaliere, ma anche e soprattutto il rapporto che si viene a creare con l'animale. Il cavallo è un erbivoro ed è dunque abituato allo stato brado a essere predato, al contrario dell'uomo che per natura è carnivoro e predatore. Non è vero che non sa dimostrare affetto: è soltanto diffidente (bisogna pensare che gli chiediamo di affidarsi completamente a noi che lo potremmo mangiare) e necessita nell'approccio di tempi e modi diversi rispetto a quelli richiesti da cani o gatti. D' altra parte è un animale molto curioso e disponibile, che ama essere preso per la gola (spesso per spianare le difficoltà iniziali basta uno zuccherino). Riuscire ad entrare in simbiosi con il proprio cavallo, creando con lui un rapporto speciale è una delle cose più gratificanti che questo sport riesca a dare.
Per concludere questa breve panoramica una piccola raccomandazione. Come per tutto, affidatevi nelle vostre scelte a centri riconosciuti dove operano istruttori certificati. Il mondo dell'equitazione è un mondo complesso dove non si può imparare tutto in un weekend. Diffidate dunque da chi si professa “fai da te” perché rischiereste solo di tramutare quella che potrebbe essere una bellissima avventura in un incubo.